mercoledì 30 gennaio 2019

Correre fa bene alla mente: studio spiega il perché. Scritto da Claudio Schirru e tratto da "GreenStyle".

Correre aiuta la mente a rigenerarsi e migliora l’umore. I benefici legati alla corsa non sono legati soltanto al sistema circolatorio o a condizioni prettamente “fisiche” secondo alcuni esperti, ma interesserebbero anche il proprio equilibrio emotivo e la propria “chiarezza mentale”.

Una corsa per liberare la mente non sarebbe soltanto un luogo comune. Secondo quanto riportato dal New York Magazine basterebbe correre per 30-40 minuti per ottenere un rinnovamento dei neuroni e una più efficiente circolazione sanguigna all’interno di regioni cerebrali associate all’apprendimento e alle emozioni. Secondo quanto ha spiegato Karen Postal, presidente dell’American Academy of Clinical Neuropsychology, commentando i risultati ottenuti da precedenti studi (condotti nell’arco degli ultimi trent’anni):
Se ti stai esercitando fino a sudare, il che richiede circa 30-40 minuti, nuove cellule cerebrali stanno nascendo. Questo sembra accadere nell’area associata alla memoria.
Mentre alcuni studi hanno puntato l’attenzione verso l’incremento del flusso sanguigno nel lobo frontale del cervello, che vede il coinvolgimento di capacità di programmazione e concentrazione, diverso l’approccio scelto dai ricercatori della Harvard University.
Secondo la ricerca condotta dagli studiosi americani la stessa regione rappresenterebbe un’area fondamentale per la regolazione delle emozioni, sottolineando come l’esercizio aerobico intenso non favorisca una più efficiente risposta a un evento stressante, ma aiuti la mente a recuperare più in fretta dopo averlo vissuto.
A dimostrazione di questo i ricercatori di Harvard hanno condotto alcuni test su 80 volontari, ai quali è stato chiesto di guardare il film del 1979 “The Champ”, considerato un film “strappalacrime”. Prima della visione metà dei partecipanti hanno praticato 30 minuti di jogging (gli altri alcuni esercizi di stretching), mentre al termine della proiezione hanno risposto a domande relative al loro stato d’animo.
Trascorsi ulteriori 15 minuti i ricercatori hanno domandato ai volontari quali fossero le loro sensazioni attuali nei confronti del film e verificato come eventualmente influisse sul loro rendimento cognitivo. Coloro che avevano praticato jogging mostravano meno difficoltà a concentrarsi o erano soggetti a minore stress emotivo rispetto a chi aveva praticato soltanto stretching.
Correre aiuterebbe inoltre altre attività benefiche per la mente come il “sognare a occhi aperti” e il “perdersi nei propri pensieri”, sostiene Jerome Singer della Yale University in uno studio pubblicato sulla rivista Frontiers in Psychology. I benefici associati a queste attività riguardano ad esempio la capacità di pianificare il futuro e la creatività per la risoluzione dei problemi.
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