sabato 16 febbraio 2019

La curcuma? È efficace come un’ora di esercizio fisico. Ecco perché. Scritto da Agnese Tondelli.

Ormai abbiamo imparato a conoscere bene la curcuma. Abbiamo visto come adoperarla contro freddo e mal di golail potere che ha contro i dolori causati dall’artrite e come realizzare un golden milk per combattere dolori muscolari e mal di gola.
Il suo ingrediente magico è la curcumina, il principale componente biologicamente attivo, utile anche contro il diabete.
Dovremmo essere già convinti dei poteri di questa preziosa spezia, eppure non abbiamo ancora detto tutto sul suo conto!
Qualcosa in più, infatti, può dircela uno studio pubblicato su Nutrition Research nel 2012, che ha dimostrato come consumare curcuma o assumere integratori a base di curcuma sia altrettanto efficace per la salute del cuore quanto l’esercizio-aerobico, come praticare un’ora di jogging o camminare a ritmo sostenuto.
La funzione vascolare diminuisce con l’invecchiamento, una cosa che può portare a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari.
Assumere uno stile di vita sano, praticare regolarmente esercizio fisico e adottare una dieta equilibrata, può influenzare questa condizione, migliorandola.
Così, gli scienziati hanno deciso di studiare e paragonare gli effetti che il consumo di curcumina e la pratica costante di esercizio fisico aerobico hanno sulla funzione vascolare in un gruppo di donne in post-menopausa.
Le donne coinvolte nello studio sono state 32. Le volontarie sono state divise in tre gruppi: gruppo di controllo, gruppo collegato all’assunzione di curcumina e gruppo collegato allo svolgimento di attività fisica.
La curcumina è stata somministrata sotto forma di integratore per via orale per 8 settimane. L’ultimo gruppo ha invece praticato un moderato esercizio fisico di tipo aerobico, per circa 3 volte a settimana, per lo stesso periodo di tempo.
I risultati hanno suggerito che l’assunzione di curcumina e l’esercizio fisico migliorano il flusso vascolare nelle donne dopo la menopausa in maniera pressoché uguale. Il che suggerisce che entrambi gli interventi migliorano potenzialmente il declino della funzione endoteliale relativo all’età.
La disfunzione delle cellule endoteliali è un importante fattore che contribuisce allo sviluppo di aterosclerosi (depositi di grasso all’interno dei vasi sanguigni). Tutto ciò che impedisce questa condizione può contribuire a evitare l’insorgere di questo rischio.
Le partecipanti allo studio hanno mostrato miglioramenti nella funzione cardiovascolare dopo appena otto settimane durante le quali hanno assunto 150 mg di estratto di curcuma al giorno, per un totale di 25 milligrammi di curcumina per dose.
Questo significa che, per godere degli stessi benefici, bisognerebbe consumare circa un cucchiaino di curcuma al giorno.
La curcumina, abbiamo già visto in precedenza, non è immediatamente biodisponibile per il corpo. Per migliorarne l’assorbimento è necessario combinarla con altri alimenti, come ad esempio il pepe nero, grassi derivanti da oli vegetali, come l’olio di oliva, di cocco o di lino o prodotti contenenti quercetina, come il tè verde, i frutti di bosco, l’uva rossa.
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