Fino a qual­che tempo fa il motore che spin­geva ad inte­res­sarsi di ali­men­ta­zione era il desi­de­rio di dima­grire, men­tre oggi sem­pre più per­sone vogliono impa­rare a man­giar bene per stare meglio, per sen­tirsi in forma e per non amma­larsi. Que­sta ten­denza ha favo­rito la pro­li­fe­ra­zione di modelli ali­men­tari discu­ti­bili che sod­di­sfano que­sto desi­de­rio caval­cando luo­ghi comuni o sin­gole nozioni decon­te­stua­liz­zate: La carne fa male? La tolgo per sem­pre. La frutta fa bene? Divento frut­ta­riano. Que­sta visione è tanto sem­plice da abbrac­ciare quanto fal­lace per­ché dimen­tica un pre­sup­po­sto impor­tante: i nutrienti e le sostanze di cui ha biso­gno il corpo per fun­zio­nare e con­tra­stare le malat­tie e l’invecchiamento sono mol­te­plici, sono con­te­nuti in tutti i cibi natu­rali, vege­tali e ani­mali, e soprat­tutto que­sti nutrienti lavo­rano in siner­gia tra di loro, sia all’interno dello stesso ali­mento che in asso­cia­zione con altri alimenti.