domenica 2 ottobre 2016

Cagliari, 02-10-16. Corsa dei Popoli, la mia gara. Scritto da Antonello Vargiu.

Partenza gara.    Foto Gianmarco Allegrini.
La mia partecipazione a questa gara è rimasta in bilico sino a circa un’ora prima della partenza. Non che non ci avessi già pensato di farla nei giorni precedenti ma non sapevo se impegni familiari mi avrebbero distolto dal partecipare. Verso le 09,20 finalmente prendo la decisione. Ok, via libera. Preparo la borsa e via da casa in direzione Parco della Musica. Mi bastano poco meno di 10’ per trovarmi nel punto dove si effettua l’iscrizione alla gara e da dove si parte. Non vedo tanti atleti ma sicuramente ci saranno altri arrivi più avanti. Andrea Culeddu amministra tutto quanto dando le dritte sui tempi tecnici della manifestazione.
Tra coloro che collaborano nel fare le iscrizioni alla gara c’è Gianni Riggio che si rende utile a dare una mano all’organizzazione. Stavolta il tutto è gestito sotto l’egida della “Libertas” ma è piuttosto evidente che dietro la gestione della manifestazione c’è il grosso contributo della “Cagliari Atletica Leggera”, Andrea in primis. Dopo aver salutato un bel po' di persone mi accingo a fare il giro del percorso. La giornata è molto calda (intorno ai 25 gradi) con un sole intenso e con alta umidità. Dopo appena 50 mt dalla partenza inizia una costante salita di circa 200 mt che si presenta non facile. A parte quella salita il resto è quasi tutto piatto. Sono circa 1350 mt in cui si può tenere un buon ritmo. La gara prevede che si facciano 4 giri per un totale di circa 5,3 km.
Mi studio tutti gli angoli del percorso e valuto già in anticipo dove passare in gara. Le sensazioni non sono eccezionali ma naturalmente non posso neanche pensare di sentirmi al top dopo oltre due mesi che non chiudo una gara e con due ritiri nelle ultime due gare. A Esterzili dopo appena 3 km per problemi fisici mentre a Perdaxius all’8° km (su 10 della gara) a causa di scarsa forma fisica. Oggi, nonostante le condizioni non siano come vorrei, è giusto ripartire con una gara così corta e senza una grandissima concorrenza di categoria (intendo SM55). Si tratta di una distanza che certamente in questo momento mi è congeniale, soprattutto in vista della prossima mia gara di 10 km a Barisardo, nella domenica successiva a questa. Per precauzione faccio un secondo giro del percorso e cerco così di aumentare un po' l’andatura in discesa per simulare quasi il ritmo gara. Bene, tutto sommato non sto’ così male. Vediamo poi in gara con gli avversari di gestire il tutto. Qualche breve allungo e mi preparo per la partenza. Dopo qualche breve rinvio eccoci finalmente al via.
Partenza ok. Qualche difficoltà a tenere un adeguato ritmo nella salita di circa 200 mt ma conviene non forzare troppo. Finalmente nel rettilineo di Via Baccaredda posso distendermi e verificare come sono posizionato rispetto agli altri atleti. Davanti a me fanno da apripista almeno sei atleti ma saranno solo due coloro che poi “condurranno” la gara sino al termine. Si tratta di Gianni Riggio (SM45, Cagliari Atletica Leggera) e Maurizio Lepori (SM40, Runcard). In effetti poco prima del 1° km ( Via Sant’Alenixedda) ne approfitto per allungare un po' il ritmo e proprio prima di entrare nel Parco della Musica mi trovo in 4^ posizione. Davanti a me c’è un’atleta che non conosco per cui preferisco non forzare più di tanto. Nel dopo gara lo conoscerò molto più a fondo, si tratta di Roberto Pes, 39 anni, ottimo fisico per correre, ma partecipa alle gare solo da pochi mesi. In effetti Roberto ha un’ottima condizione fisica, data anche l’età, ma ha spinto tanto nei primi km e gli manca la “tenuta” di gara e l’esperienza dell’atleta maturo.
Primo km a 3’45”. Niente male. A parte Gianni e Maurizio, che ormai hanno già un ritmo più intenso del mio, preferisco gestirmi la gara studiando con calma come si comporta Roberto. Dopo aver attraversato per circa 300 mt il Parco della Musica passiamo di fronte al Thotel per poi girare a sinistra e fare circa 150 mt sino transitare poi sotto l’arco gonfiabile che delimita l’inizio del 2° giro. Roberto mi precede di pochi metri e transita prima di me sotto l’arco. Proprio nella salita costante, subito dopo l’inizio del secondo giro, decido di forzare leggermente l’andatura per vedere come reagisce Roberto. Lo supero senza grandi problemi e cerco di tenere un buon ritmo sino al termine della salita. Da quel momento in poi la mia terza posizione rimane intatta sino all’arrivo. Davanti a me vedo sempre le sagome di Gianni e Maurizio che si allontanano costantemente.
Secondo km a 3’53”. Si tratta di un’andatura per niente male anche se mi rendo conto che occorre rallentare un po' per recuperare un po' di fiato. Con l’angolo dell’occhio cerco di valutare la posizione di Roberto approfittando della curva dell’ingresso al Parco.  Mi rendo conto che si trova alcune decina di metri dietro di me e ciò mi da’ tranquillità. Nel frattempo distendo lo sguardo per vedere come si stanno comportando i due battistrada e vedo che Gianni ha staccato leggermente Maurizio. Naturalmente anche il “gap” tra Maurizio e me sta aumentando gradualmente in quanto lui procede con almeno 10” di velocità in meno rispetto al mio crono. Il terzo km sarà il più lento di tutta la mia gara (4’02”). Certamente ha influito la tranquillità della terza posizione, ormai acquisita, per cui nella salita di Via Cao di San Marco me la prendo un po' comoda.
Il quarto km a 3’55”. Ormai la testa è programmata su una tenuta di ritmo costante senza alcun assillo di classifica o gara con altri atleti. Faccio la gara in completa solitudine e approfitto del fatto che nel quarto km non è presente la salitina critica che spezza le gambe. Naturalmente tutte le curve del tragitto le faccio cercando di recuperare anche i centimetri preziosi in quanto, a fine gara, la sommatoria di quelli diventano metri. Il quinto km inizia proprio poco prima del passaggio sotto l’arco di partenza (e arrivo) dove lo speaker Andrea Culeddu acclama il mio nome. Avverto il clamore del pubblico che mi incita per lo svolgimento dell’ultimo giro della gara. Da come lo speaker nomina gli atleti dietro di me riesco a capire che il distacco tra me e loro è di oltre 100 mt. Davanti a me ormai riesco a intravedere in pochi casi la sagoma di Maurizio mentre Gianni ormai è troppo avanti per riuscire a vederlo.

Finalmente inizia l’ultimo giro ed è l’ultima volta che percorro la salita di Via Cao di San Marco. Guadagnata la Via Baccaredda manca ormai poco più di un km ma la parte più dura è ormai alle spalle. Ormai iniziano i doppiaggi e non posso più percorrere a piacimento i punti strategici dal circuito. Non è grande la perdita in termini di mt però anche il fatto di non passare nei punti già prefissati o dover fare  delle piccole varianti per superare le persone, che magari corrono affiancate, mi condiziona un po' negativamente. Ormai corro quasi in scioltezza approfittando anche delle blande discese prima di entrare per l’ultima volta nel Parco della Musica. Quinto km a 3’58”. Ricevo l’incitamento da parte di alcune persone presenti nel Parco e ciò mi gratifica dandomi psicologicamente un maggior impulso ad aumentare l’andatura. Ormai mi trovo nel rettilineo finale e ricevo l’incitamento da parte di Andrea Culeddu che, con il microfono, ci accoglie proprio nei metri finali coinvolgendo il pubblico nell’applauso. Ultimi 300 mt in 1’07”. In testa ormai Gianni e Maurizio sono arrivati da un bel po' e li vedo felici e stanchi per ciò che hanno fatto. In effetti noi della Cagliari Atletica Leggera ci siamo comportati molto bene. Un 1 e 3° posto tra i maschi (Gianni e me), e un 1 e 2° posto, con Stefania Marongiu e Marina Trudu, tra le femmine. Bella manifestazione con un percorso tutto sommato apprezzabile. Credo ci sarò anche l’anno prossimo.  

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