giovedì 27 ottobre 2016

Ho iniziato a correre nel 1957. Avevo dieci anni. Scritto da Corrado Mazzetti.

Immagini avute da Corrado Mazzetti (fb. 05-03-16).
Non sapevo cosa c'era dentro quel mondo; qualcosa mi attirava e quando correvo lungo, da solo, mi accorgevo che qualcosa cambiava dentro di me, qualcosa che mi faceva scordare ogni fatica. Mi sono immerso nel mondo della corsa per osservarlo,studiarlo e quindi viverlo. Nel 1960 mio padre mi portò a vedere le Olimpiadi di Roma e quando scorsi BIKILA vincere scalzo la Maratona, DECISI che sarei diventato un maratoneta.
E così ho scoperto un mondo parallelo, vicinissimo alla quotidianità per gli allenamenti, eppure separato da esso.
Un mondo che è lì ma che se non ci entri, se non lo corri anche tu, non lo puoi vedere, non esiste.
Un mondo così vicino e così lontano, lo vedi trasformarsi e lo senti che ti trasforma e la prima volta che ho attraversato un traguardo, non importa quanto lentamente o velocemente, ho capito che la mia vita sarebbe cambiata per sempre.
La corsa è arrivata in un momento particolare del mio ESSERE, si è messa lì, a fianco della mia vita di bravo studente e bambino ubbidiente, dando un volto definito e definibile alla mia identità di individuo.
La corsa ha a che fare con il corpo, denuncia la necessità di non perdere il contatto con la realtà ed afferma altresì di sentirsi affetto da una sorta di estraneità. Creare una relazione attraverso il corpo è divenuta una direzione che mi pareva di intuire vera, un'incarnazione che procede dal proprio corpo al corpo del mondo. Correre a lungo è un addestramento per attuare una trasformazione nel modo di percepire la realtà attraverso il corpo ed il movimento: dal GUARDARE al TOCCARE.
Solo se la tocchi, la realtà esiste, la realtà ed il nulla sono le uniche due cose che la mente non può IMMAGINARE!

Ed interagire con la realtà è un'esperienza tattile che passa attraverso il corpo. Con gli anni, quando sono passato a correre le ULTRA, ho avuto la conferma che toccare è toccarsi, che le cose sono un prolungamento del nostro corpo ed il corpo è un prolungamento del mondo. La forza del nostro corpo è la stessa forza del mondo e di questa forza siamo partecipi e riflesso.

Questo post è stato pubblicato nella pagina fb "il bello deve ancora venire" del 05-03-2016. 

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