lunedì 17 ottobre 2016

Farmaci e integratori. Scritto dal Dott. Francesco Aversano su "Nutrizione & Sport".

Farmaci e integratori come beni di consumo: Lo sport amatoriale è diventato un grande business. La ricerca ossessiva del risultato ad ogni costo viene esasperata da pressioni di tipo economico.
Farmaci usati non per curare una malattia, ma per migliorare il proprio rendimento atletico a discapito di altri e falsare così l'esito di una gara.
Alcuni prodotti commerciali a base di xantine, efedrinaecc. vengono scorrettamente chiamati integratori e venduti a fini ergogenici (si definisce “sussidio ergogeno” qualunque mezzo per potenziare l’utilizzazione dell’energia). 
L’efedrina, un alcaloide estratto da alcune piante appartenenti al genere Ephedra, ha un effetto stimolante simile a quello delle amfetamine, stimola la lipolisi  e riduce la sensazione di fatica per prove di resistenza fisica
Si tratta di sostanze che stimolano il sistema nervoso simpatico.
Contemporaneamente all’assunzione di questi prodotti si presentano spesso effetti collaterali preoccupanti per la salute quali:
  • Tremori
  • Insonnia
  • Vertigini
  • Tachicardia
  • Assuefazione
  • Depressione
  • Alcuni casi morte per arresto cardiaco
Spesso l’efedrina è associata alla caffeina che ne potenzia il suo effetto.
L’assunzione d’integratori è divenuta al giorno d’oggi più che altro un’abitudine, che soltanto in un numero ristretto di casi trova reale giustificazione medica: il termine “integratore” sottintende infatti che vi sia qualcosa di mancante da reintegrare, e non a caso la normativa nazionale ne considera lecito l’uso di integratori nei casi di “ridotta sintesi” o di “aumentato fabbisogno”.
Va inoltre ricordato che, assieme all’allenamento, la dieta gioca un ruolo di primaria importanza nella vita e nel benessere dello sportivo e che non esistono integratori o altri prodotti in grado di controbilanciare gli effetti negativi di un’alimentazione scorretta.
Ai farmaci e agli integratori vengono così attribuite funzioni che nulla hanno a che fare con la salute. A ciò contribuisce anche la convinzione che esista una "soluzione chimica" per diventare più forti e correre più veloci.
Lo sport deve rimanere prima di tutto un’attività volta alla promozione della salute e del benessere fisico. Avere un corpo sano e ottenere buoni risultati agonistici, nel rispetto delle proprie potenzialità atletiche, non è poi così difficile, basta soprattutto osservare una sana alimentazione e una corretta preparazione sportiva. 
Bibliografia:
  1. www.informazionisuifarmaci.it
  2. Williams A.D., Cribb P.J., Cooke M.B., Hayes A. “The effect of ephedra and caffeine on maximal strength and power in resistance-trained athletes”. Journal of Strength and Conditioning Research (2008); 22(2), 464-470.
  3. Haller C.A., Benowitz N.L. “Adverse cardiovascular and central nervous system events associated with dietary supplements containing ephedra alkaloids”. The New England Journal of Medicine (2000); 343: 1833-1838.
  4. Biologi Italiani anno XXXIX- N.1.
  5. Luciano CAPRINO (a), Maria Cristina BRAGANÒ (b) e Francesco BOTRÈ (b, c) “Gli integratori fitoterapici nello sport: uso ed abuso”. a) Dipartimento di Fisiologia Umana e Farmacologia “Vittorio Erspamer”,Università degli Studi “La Sapienza”, Roma (b) Laboratorio Antidoping, Federazione Medico Sportiva Italiana, Roma(c) Dipartimento di Controllo e Gestione delle Merci e del loro Impatto sull’Ambiente, Università degli Studi “La Sapienza”, Roma. Ann Ist Super Sanità 2005;41(1):35-38.
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