lunedì 25 febbraio 2013

IPhone 5 e Garmin Forerunner. GPS a confronto. Recensione di Antonello Collu.

Per chi si avvicina al running o per chi lo pratica già da tempo, il GPS è diventato un dispositivo indispensabile. Se si passa da una semplice “tapasciata” domenicale a più ambiziose velleità agonistiche, tener conto dei Km percorsi, verificare il passo tenuto e quindi monitorare i miglioramenti in termini di velocità e resistenza è fondamentale avere un dispositivo addosso che legga e registri tutte questi parametri.
I dispositivi in commercio sono tantissimi e per tutte le tasche. I brand più rinomati (Garmin, Polar, Timex, Suunto, ecc…) producono dispositivi, dal più semplice per il runner principiante, al più tecnologico e pieno di funzioni avanzate per il top runner, l’ultramaratoneta e l’Ironman.
Un’altra soluzione, con costi prossimi allo zero, è l’utilizzo dello smartphone come dispositivo GPS associando una semplice applicazione dedicata.
È un’ottima soluzione poiché i costi sono contenuti, specialmente per chi lo smartphone lo possiede già, e le applicazioni per la maggior parte dei casi è gratuita o costa al massimo 4/5 euro. Inoltre quasi tutte le applicazioni sono interfacciabili con dispositivi esterni come fasce cardio o sensore del piede. In quel caso però il prezzi lievitano (60 euro circa per la fascia cardio più dispositivo da applicare alla porta dati dello smartphone).
Di applicazioni ce ne sono una miriade e compatibili con tutti i sistemi operativi (IOs, Android, Symbian, Windows phone). Alcuni prodotti da brand di nota ispirazione sportiva come Adidas Micoach e Nike+ GPS, alcuni con interfacce più professionali come Runkeeper, Runtastic, 3-2-1 Run ed alcune sbilanciate sul “social”. Prima fra tutte spicca Endomondo.
Portando la mia esperienza personale, per 2 anni ho utilizzato uno smartphone di fascia alta (IPhone 3Gs) con l’applicazione Micoach. Ha tutto quello che serve. Grafici, PB, storia, statistiche, mappe Google. Ottimo per le mie corsette domenicali ma anche per preparare gare importanti (lo utilizzai durante tutta la preparazione per una mezza maratona).
Dopo, intensificando gli allenamenti e quindi aumentando il numero di km ho deciso di passare a dispositivi dedicati. Prima Polar e poi il “definitivo” Garmin Forerunner 310XT.
È da qualche mese però che Endomondo, con il suo fascino “social” ha contribuito al mio ritorno di fiamma verso lo smartphone. Lo utilizzo con un’IPhone 5. Molto accattivante la sua funzione “Peptalks” ma soprattutto è un’ottima alternativa ai soliti Facebook, G+ e Twitter poiché tutto gira intorno alla tua passione e cioè lo sport praticato.
Ma quanto son affidabili queste applicazioni e quanto sono attendibili i dati raccolti? O meglio quanto è affidabile il dispositivo GPS installato nello smartphone? L’eventuale errore è trascurabile?

I DISPOSITIVI

A tal proposito ho voluto approfondire l’argomento concentrandomi proprio sui dispositivi che possiedo attualmente. Il Garmin Forerunner 310XT e l’IPhone5 con l’app. Endomondo Sport Tracker.
Il Primo e un GPS di fascia media molto interessante. Concepito per il multisport come il triathlon. È impermeabile fino a 50 mt slm, interfacciabile con il PC/Mac tramite una pennina bluetooth per poter scaricare gli allenamenti sul server Garmin connect, ma anche su altri server come appunto Endomondo o su altre applicazioni sempre Garmin o di terze parti. Puoi trasferire da e verso il dispositivo allenamenti, tracciati, sessioni come ripetute. Crearle a PC e trasferirle o crearle direttamente dal dispositivo. Insomma un “aggeggio” molto interessante e soprattutto un ottimo rapporto qualità/prezzo. Non a caso e il dispositivo più venduto dalla casa americana. Attualmente si trova on-line a circa 210 € senza fascia cardio.
Il secondo è un’applicazione gratuita o a pagamento presente su piattaforma IOs, Android, Symbian e Windows Phone. Già la versione gratuita tiene conto di numero di sessioni, km percorsi, ritmo tenuto medio, parziali e personal best, oltre che la condivisione della sessione con gli amici. Ha un’interfaccia molto spartana con una timeline molto semplice e senza notifiche sui “mi piace” e i commenti. Molto simpatica è la funzione “Peptalks” con il quale chiunque dei tuoi amici può mandarti un “incoraggiamento” (in lingua inglese) che ti arriverà in cuffia a patto che tu possieda un contratto dati col tuo gestore telefonico. Investendo 5 euro circa  invece l’applicazione si arricchisce di altre importantissime funzioni come l’interval training, progressivi, ripetute, test, etc… da far impallidire i più rinomati Runkeeper, MiCoach e Nike+.

TECNOLOGIA
IPhone 5
Chipset:  Il chip è un LTE (FDD e TDD), HSPA +, EV-DO Rev B, TD-SCDMA GSM / GPRS / EDGE, modem EGAL congpsOneGen 8A con GLONASS (il sensore è proprio questo). Praticamente è un chip che comprende tutto quello che serve per interfacciare col mondo esterno lo smartphone quindi: GPS modem WIFI e Bluetooth oltre che CPU, GPU oltre tutto quello che controlla video, display e video/fotocamera.

GARMIN FORERUNNER 310XT
Garmin invece si affida alla tecnologia sviluppata da SiRF Technology Holdings, Inc.
Il processore SiRFstarIII si distingue dal precedente SiRF e dai processori GPS di altri costruttori (Garmin o Trimble Inc, per esempio), soprattutto per la sua capacità di acquisire e mantenere il segnale nelle aree urbane o nelle aree forestali densamente coperte e per il suo migliore TTFF (Time to First Fix) cioè il tempo necessario ad un ricevitore GPS per agganciare il segnale satellitare e determinare la posizione iniziale. Tali capacità sono rese possibili da un processore ARM7TDMI a 50-MHz con 1 Mb di SRAM, un ricevitore a 20 canali che può processare contemporaneamente i segnali di tutti i satelliti GPS e WAAS visibili, 4 Mbit di memoria flash, 62 mW di potenza a funzionamento continuo e -159 dBm di sensibilità del ricevitore. Se usato assieme all'Assisted GPS, può ridurre il TTFF a meno di due secondi.
GPS Assistito (Assisted GPS)
Con il termine A-GPS, si indica Assisted GPS, che tradotto in Italiano significa semplicemente GPS Assistito.
Con questo termine si indicano però una serie di tecnologie diverse, motivo per cui si rischia di creare confusione.
Per capire come A-GPS influisce sulle prestazioni del ricevitore, una piccola introduzione su come il ricevitore determina la posizione (in gergo "fa il fix").
Per effettuare il fix, il ricevitore deve acquisire il segnale dai satelliti e poi decodificarne il messaggio di navigazione (che contiene almanacco, effemeridi ecc...). Una volta che il ricevitore ha segnale da un numero sufficiente di satelliti (almeno 4) e le effemeridi di ognuno, è in grado di calcolare la propria posizione.
L'acquisizione del segnale è un processo oneroso, che viene aiutato se il ricevitore dispone di tempo e posizioni note (entro una certa approssimazione) e dell'almanacco. In questo caso il ricevitore può determinare quali satelliti privilegiare nella ricerca, evitando di cercare satelliti al di sotto dell'orizzonte (evitando quindi di sprecare tempo inutilmente).
Anche la decodifica del messaggio di navigazione è onerosa. Richiede che il segnale sia stabile e sufficientemente forte da evitare errori di trasmissione per un tempo di 25-30 secondi circa in buone condizioni. In certi casi, la decodifica del messaggio di navigazione diventa l'ostacolo principale che non permette al ricevitore di effettuare il fix, motivo per cui il maggior beneficio dell'A-GPS è proprio la possibilità di avere i dati di effemeridi dei satelliti quasi istantaneamente. In condizioni di segnale particolarmente degradato infatti, è possibile ricevere il segnale dai satelliti, ma non riuscire a decodificarne il messaggio di navigazione.
I benefici dati dalla possibilità di avere posizione e tempo approssimati invece è marginale, grazie alla grande efficienza raggiunta dai moderni ricevitori nella ricerca/acquisizione del segnale.

A-GPS comporta quindi notevoli benefici in termini di TTFF (Time To First Fix - tempo necessario per effettuare il primo calcolo di posizione valido), ma anche in termini di accuratezza perché permette di acquisire e utilizzare un maggior numero di satelliti nella soluzione. (fonte Wikipedia).

IL PERCORSO DELLA PROVA

La prova è stata realizzata in un pomeriggio, con cielo sereno, su percorso pianeggiante, senza salite e discese (ad eccezione di un cavalcavia) con tratti di curve consecutive, rettilinei e un piccolo circuito di 900 metri circa percorso due volte a metà dell’allenamento.
Si parte da Decimomannu, centro sportivo “le Aie”, si snoda attraverso il paese con parecchie curve consecutive e si esce verso il fiume “Rio Mannu”. Si attraversa il ponte verso Uta ma si gira in una strada rurale, un lungo rettilineo con alcune curve molto dolci che portano al santuario di architettura romanica risalente al XII secolo dedicato alla “Madonna del Monserrato”. Il circuito attorno al parco, percorso due volte è lungo 900 metri circa.  Si torna poi indietro percorrendo la stessa strada dell’andata, verso il centro sportivo e si arriva, entrando dal varco maratona, nella pista in tartan dello stadio e si percorrono 100 metri in rettilineo.

LA PROVA

Per dar la possibilità ad entrambi i dispositivi di “tarare” la posizione li avvio senza premere start 5 minuti prima della prova e ne approfitto per fare un po’ di riscaldamento e stretching. Dopo 30 secondi circa entrambi erano già agganciati al satellite e pronti per lo start.
Si preme start quasi contemporaneamente su entrambi i dispositivi (prima Endomondo poi Garmin) e poi si parte.
All’avvio, come si vede dall’immagine si nota subito che l’IPhone (traccia blu) fatica a trovare la posizione “zigzagando” nei primi metri fino ad allinearsi con l’altra traccia (quella viola) del Garmin.


PARTENZA
Le freccette che si vedono lungo la traccia di entrambi i tracciati sono le volte che il dispositivo si “aggancia” al satellite come rilevamento della posizione. Alla fine della prova si conteranno in totale 862 “agganci” per il Garmin contro i 755 dell’IPhone in un totale di 48 minuti e 14 secondi di allenamento. Un contatto ogni 3 secondi e 36 centesimi per il Garmin contro i 3 secondi e 83 centesimi dell’IPhone.
Nel percorso misto cittadino il Garmin rispetta le posizioni disegnando il tracciato sulla strada mentre l’IPhone tende a tagliare le corde facendomi correre “sui tetti delle case”

TRATTO CITTADINO

Nei tratti rettilinei entrambi i dispositivi non hanno problemi a trovare la posizione. Più preciso il Garmin, qualche deriva non significativa per l’IPhone. È solo in curva che lo smartphone “ruba” metri tagliando le curve e prendendo derive favorevoli.

STRADA RURALE

Ma è nel circuito del santuario che lo smartphone accorcia notevolmente la strada rubando parecchi metri. In effetti in entrambi i giri “corre” sugli alberi e sul prato del parco mentre il Garmin è più preciso rispettando addirittura il lato sinistro della strada.

CIRCUITO

Il tragitto di ritorno è sulla falsariga di quello dell’andata, ad esclusione del zigzagare della partenza per l’IPhone. Entrambi viaggiano paralleli anche nel varco maratona e nei 100 metri finali del tartan della pista (anche se entrambi nella pedana del lungo anziché nella prima corsia!).

ARRIVO

Alla fine della prova arresto entrambi i dispositivi con la medesima sequenza della partenza: prima Endomondo e poi Garmin. Infatti entrambi si fermano a 48 minuti e 14 secondi.
Di seguito un video realizzato con Google Earth del tragitto in parallelo di entrambi i dispositivi.

I DATI

I dati relativi ad entrambi i dispositivi:
GARMIN FORERUNNER 310XT
Tempo: 48’14”
Distanza: 10 km 200 metri
Media: 4’44” min/km                    

IPhone 5 - Endomondo sport Tracker
Tempo: 48’14”
Distanza: 10 km 20 metri
Media: 4’49” min/km

L’ANALISI

Analizzando i tracciati e i dati raccolti la difficolta maggiore che incontra lo smartphone utilizzato per la prova e trovare la posizione sui tracciati misti dove si deve repentinamente cambiare direzione. È palese che su tratti rettilinei l’IPhone regge il confronto ma è proprio in curva che Endo “ruba i metri”. Si può notare che il numero di contatti del dispositivo di casa Apple verso il satellite non differisce di tanto con quello del Forerunner ma è proprio la posizione del contatto quindi la sua precisione che in alcuni casi è imbarazzante. Segno evidente che il chip di casa SiRF con il suo GPS Assistito che fa la differenza.  

Bisogna  sottolineare però la capacità del dispositivo Apple, della sua piattaforma IOs nonché dell’applicazione Endomondo, nel dare, tutto sommato dati verosimili alla realtà e onestamente molto vicini ad un dispositivo come il Forerunner concepito proprio per “fare quello” e cioè contare i metri di chi corre.

CONCLUSIONI

Vince Garmin ma non perde Apple. Mi aspettavo un distacco maggiore.
Il Forerunner preciso come dev’essere un dispositivo di un’azienda che da anni fa sensori GPS per usi militari, ma L’IPhone non delude le aspettative di chi acquista un dispositivo per farci un po’ di tutto… Anche correrci!


Recensione tratta dal Blog di Antonello Collu  http://brancaleonerunning.blogspot.be/2013/02/iphone-5-e-garmin-forerunner-gps.html  dove vi consiglio di entrare qualora vogliate vedere tutte le immagini.



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