venerdì 16 settembre 2016

Quartu Sant’Elena, 16-09-16. “Qurri” la mia gara con Armando. Scritto da Antonello Vargiu.

Antonello Vargiu e Armando Xaxa.
La gara denominata Qurri si svolge proprio in pieno centro a Quartu in coincidenza con la festa patronale in onore di Sant’Elena. La gara competitiva è lunga poco più di 6,5 km e si sviluppa in due giri molto ampi e lunghi mentre la gara non competitiva consta di un solo giro da 3,3 km circa. Già da circa due settimane prima della gara avevo messo in preallarme Armando Xaxa (atleta ipovedente) che se avesse voluto avremo fatto la gara assieme. Così è stato. Armando abita in Viale Colombo (angolo con Viale Marconi) per cui in teoria a pochi passi dal punto di ritrovo della gara. Il problema è che non ci sono parcheggi vicino a casa sua quindi occorre trovare un parcheggio alla mia macchina per poi presentarci al ritrovo gara. Dopo un bel po' di km per trovare il parcheggio finalmente abbiamo trovato un buon posticino a poche centinaia di metri da Piazza Sant’Elena.
Grande festa con tutti i compagni e preparazione alla gara. Il riscaldamento lo facciamo abbastanza tranquillo così come anche la partenza decidiamo di farla dalle retrovie in modo da affrontarla con la dovuta serenità. Armando negli ultimi mesi non si è potuto allenare sul tapis per via soprattutto del grande caldo per cui prevedo un’andatura molto tranquilla, sicuramente sopra i 5’ a km. Finalmente il via. Da subito ci rendiamo conto di essere partiti da troppo indietro dato che ci troviamo a dover superare tantissime persone che dovevano affrontare la non competitiva. Su un totale di circa 280 atleti partenti ben oltre la metà sono proprio quelli che faranno la non competitiva. Accidenti!!! le strade non sono molto larghe e moltissime atlete gareggiano affiancate tra loro ad un passo decisamente più lento di noi. Molto gentilmente invito in diverse circostanze di concederci il passo ma molte persone sono talmente intente nella corsa che non si spostano con facilità. Ci vuole un po' di pazienza e molta attenzione da parte mia nel bloccare Armando che in certi casi rischia di rifilare qualche calcione alle atlete che non hanno nessuna intenzione di farci spazio.
Finalmente dopo circa 1 km e tantissimi superamenti riusciamo a posizionarci accanto ad atleti che hanno un ritmo vicino al nostro, ossia intorno a 5’ a km. Sicuramente nelle tantissime gare fatte con Armando (quasi 20) questa si è dimostrata una delle più difficili nella fase iniziale. Per fortuna, verso la fine del 2° km, riusciamo ad acquisire un ritmo costante e Armando riesce a rilassarsi un po'. In effetti dover superare così tante persone con accelerazioni e frenate continue o spostamenti a destra o a sinistra hanno reso Armando molto teso. Ormai l’andatura si assesta di poco sotto i 5’ a km. Praticamente nel primo giro abbiamo superato almeno un terzo di tutti i partecipanti alla manifestazione. Sinceramente anche io mi sono stancato non poco. Meglio correre da solo a 3’55” che non a 4’55” in queste condizioni. Il secondo giro è molto più agevole. Possiamo usare le parti migliori delle stradine dato che in molti casi sono provviste di una sorta di cunetta nel centro della carreggiata.
Intorno al 4° km riesco ad intravedere davanti a noi la nostra compagna di squadra Marina. Ci dividono circa 150 mt. Da buon “2° pilota” comunico ad Armando la distanza di Marina e lo invito, qualora se la sentisse, di aumentare leggermente l’andatura per avvicinarci a lei. Armando è stimolato dalla sfida e risponde positivamente al mio invito. 5° km in 4’50”. Ormai manca poco più di 1 km all’arrivo. Marina ha un buon passo e riesce a tenersi costantemente a circa 50 mt davanti a noi. Io cerco di incitare Armando ad affrontare una leggera progressione finale ma lo vedo un po' affaticato e non insisto più di tanto. Mancano circa 200 mt all’arrivo e finalmente vedo che Armando ha cambiato ritmo. Seppure ormai non sarà più possibile arrivare accanto a Marina almeno apprezzo lo spirito di sacrificio in questa parte finale di gara.

Mancano 50 mt all’arrivo e succede ciò che mai ti aspetti. Armando si lancia in una progressione finale e quasi faccio fatica a starli dietro. Non solo, ormai ci troviamo a dieci mt dall’arrivo e proprio due passi davanti a noi si trova Marina. Armando si lancia in un sorpasso insperato nei confronti della nostra compagna di squadra mentre io mi trovo a dover forzare al massimo per stare al suo stesso passo. Nello stesso tempo mi trovo Marina proprio davanti a me che mi chiude totalmente il passaggio. Lei naturalmente è all’oscuro di tutto e sicuramente sta’ pensando solo a fare gli ultimi passi per tagliare il traguardo. In quel momento non so proprio cosa fare. Sento la funicella tirare verso l’arrivo ma devo fare un guizzo laterale a sinistra per non travolgere Marina. Sono attimi in cui devi decidere per qualcosa che non dipende totalmente da te. Non so come ho fatto a non travolgere Marina ma credo che qualche colpo lo abbia accusato, magari per incunearmi tra Armando e lei. Dopo pochi attimi ci troviamo io e Armando, alcuni metri subito dopo l’arrivo, a riprendere fiato. Si avvicina Marina e con il sorriso mi guarda e dice “presidente ma lei mi voleva ammazzare!!!”. No no, rispondo imbarazzato, è stato Armando a fare un finale pazzesco e io quasi non riuscivo a starli dietro. Finisce così tutto quanto con una bella risata e con gli abbracci finali quasi a giustificare l’accaduto. Morale, in base al chip Armando è giunto 67°, Marina 68° e io 69°. Tempo attribuito: Armando 32’19”, Marina 32’19” e io 32’20”.

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