sabato 21 maggio 2016

Porto Torres, 21-05-16. Campionato di Corsa su Strada Master. La mia gara, scritto da Antonello Vargiu.

In compagnia di Angelo Contu e Giuseppe Floris.
Viaggio piuttosto lungo, quello previsto sabato sera per Porto Torres (235 km da Cagliari), ma la compagnia di Angelo Contu e Giuseppe Floris facilita tutto quanto. Già prima della partenza sapevo che tra noi tre gli spunti per un dialogo con oggetto il mondo della corsa, non sarebbero mancati, e così è stato. Partenza alle ore 14,00 da San Sperate con una temperatura vicina a 28 gradi. In poco più di 2 ore ci troviamo nella piazza del Comune a Porto Torres tra i primi ad arrivare all'appuntamento. Assistiamo a tutte le gare in programma facendo un riscaldamento anche più lungo di quanto sia necessario, ma finalmente, verso le 19,30 si parte.
Il percorso è molto veloce ed è lungo poco meno di 1500 mt a giro, da ripetere per 6 volte. Ci presentiamo alla partenza in circa 100 atleti. E’ in gioco il titolo regionale di Corsa su Strada per le categorie Master dai 35 in su. Parto subito a una velocità piuttosto intensa. Lungo il rettilineo del lungo mare è previsto una inversione a U che permette a tutti quanti di monitorare la distanza degli eventuali avversari. Nel caso mio sin dall’inizio l’avversario più agguerrito si è dimostrato Luigi Busia, atleta di Porto Torres, che è poi la società organizzatrice. I primi 2 km li corro intorno a 3’35” e tutto sommato non ci sono grossi problemi. Al 3° km inizio ad accusare un po' di stanchezza. Luigi è sempre molto vicino (circa 20 mt dietro di me) per cui ancora è tutto in gioco. Tra l’altro tutto il pubblico torresino incita in diversi punti del percorso il mio “rivale”, per cui mi rendo conto che per lui vincere nella propria categoria è molto importante. Cerco di forzare lo stesso, per non perdere il vantaggio acquisito, ma le gambe non sono più toniche come nella fase iniziale (3° km 3’42”). Tra l’altro in ogni giro è presente un leggerissima salita (sarà intorno al 3 % di pendenza) ma lunga quasi 200 mt. Strategicamente riesco proprio nella salita ad avere una maggiore risposta agonistica, rispetto a tutti gli avversari che mi stanno attorno, in quanto generalmente alleno tantissimo su percorsi misti. Al quarto km mi rendo conto che sto perdendo ancora un po' di velocità. Quasi aspetto l‘arrivo nel punto di inversione a U per verificare il distacco da Luigi ma nello stesso tempo cerco ancora di forzare nonostante la difficoltà. Bene, per ora il distacco è ancora sufficiente (circa 30 mt), ma il problema riguarda le mie carenti forze fisiche. Manca ancora poco più di mezza gara (4° km 3’48”).
Passaggio dopo il 2° giro.     Foto Peppino Sannio.
C’è anche un altro punto in cui riesco a “monitorare” il mio distacco da Luigi, si tratta del passaggio di fronte al palco dello speaker. Mentre nel caso mio si capisce che tutte le volte lo speaker deve controllare il numero (8) e leggere il mio nome, nel caso di Luigi, invece, appena lo vede passare davanti lo nomina con estrema facilità per nome e cognome. Il tempo che passa da quando nomina me e quando nomina Luigi mi permette di capire di quanto sia lungo il distacco in quel punto del percorso. Al 5° km, proprio nel punto in cui posso verificare visivamente il distacco mio da Luigi, mi viene in mente un fatto vissuto ai primi di marzo durante una gara di cross a Olbia. Il distacco è sempre intorno ai 20 mt ma il ricordo di quanto avvenne in quella gara mi aiuta a superare meglio il momento di difficoltà fisica in gara. A Olbia (06-03-16) ormai mi apprestavo a chiudere la gara di cross (6 km) e tenevo ormai in debita distanza i miei due rivali di categoria che mai avrebbero potuto recuperarmi. Nei metri finali vengo prima affiancato e poi superato da un atleta che non conoscevo. Sinceramente avrei potuto anche “rilanciare”, con uno dei miei guizzi finali, e sono certo che per questo atleta non ci sarebbe stata alcuna possibilità di battermi. In quella frazione di secondi ricordo che invece lo osservai per un po' e decisi di non contrastare la sua fatica finale. Tanto sarà uno di categoria sotto la mia, pensai frettolosamente. Lui mi passò arrivando alcuni secondi davanti a me. Successivamente seppi che questa persona era della mia categoria, era della società di Porto Torres e si chiamava Luigi Busia. Che delusione ragazzi. Quel giorno mi arrabbiai tantissimo con me stesso e giurai che mai più sarebbe accaduto un fatto come quello. Per fortuna in quella giornata, noi della Cagliari Atletica Leggera, vincemmo il titolo regionale di Cross per cui il dispiacere di aver perso banalmente un primo posto fu compensato dalla felicità del risultato di squadra.

Medaglia in ceramica per i vincitori.
Il riesumare, per pochi istanti, i fatti di Olbia mi danno energia supplementare che non so da dove sia venuta fuori. 5° km 3’50”.  Mi rilancio nella corsa, cercando di riappropriarmi di uno stile di corsa più efficace, e recupero freschezza fisica facendo un bel po' di respiri profondi. Sembra tutto facile, ma vi assicuro che quando il corpo è in fortissima spinta, e l’ossigeno per il corpo e per il cervello sembra che non basti mai, la cosa più importante è quella di riuscire a domare i pensieri negativi. Trovo la forza di ripetere più volte dentro di me le due parole magiche: devo vincere. Non posso ripetere l’esperienza negativa di Olbia. Non posso rischiare di avere il mio avversario così vicino sino al punto di arrivo. E se si ripete nuovamente l’esperienza di Olbia? Nel giro di qualche centinaia di metri già mi rendo conto che qualcosa è cambiato. Affronto la salita con una energia rinnovata e sono certo che oramai la “testa” è quella vincente. 6° km in 3’45”. Al passaggio accanto al palco dei giudici i tempi in cui lo speaker pronuncia il mio nome e quello di Luigi si sono allungati di tantissimi secondi. Ora devo passare nel punto dove avviene l’inversione a U per averne conferma. Perfetto, il distacco è più lungo di quanto pensassi. Saranno almeno 50 mt e vi assicuro che non sono pochi, conoscendomi. Bisogna mantenere alto il ritmo. La stanchezza è sempre altissima ma lo è altrettanto lo spirito. Un richiamo super rapido per mettere in assetto tutto quanto: braccia, gambe, respiro e soprattutto testa. 7° km in 3’46”. Benissimo, ormai inizia l’ultimo giro e la parola d’ordine è: resistere. Ultima virata a U molto strategica, arriva a poco più di un km dall’arrivo. Sono ansioso ma altrettanto ottimista per l’ultimo riscontro in gara. Veramente ottimo. Il distacco è addirittura aumentato. La vittoria ormai è in porto. Bisogna tenere il ritmo. 8° km in 3’47” ma ci sta’ benissimo. Posso giocarmi anche una manciata di secondi perché tanto ormai è umanamente impossibile raggiungermi. 
Podio SM55.         Foto Giuseppe Floris.
Ultima salita in bellissima spinta. Ormai rimangono altri 400 mt all’arrivo. Mi volto poco prima della curva e dietro di me c’è il vuoto. Gli avversari, tra cui Luigi, si trovano nell’arco di circa 100 mt. Breve discesa verso l’arco dell’arrivo e le gambe, quasi per incanto, vanno da sole. Stavolta me lo voglio proprio godere quest’arrivo. Già 30 metri prima sollevo le mani al cielo e riesco finalmente e sorridere veramente di gusto. Sono Campione Regionale di Corsa su Strada. Seppure sia il 33° titolo regionale della mia carriera ha un valore altissimo per me. Non è tanto una rivalsa nei confronti di Luigi che mi interessa vivere ma bensì una conferma di uno stato fisico a cui posso chiedere di esprimersi al 100 % senza essere tradito. Tantissimi allenamenti e sacrifici per poi raccogliere i frutti quando si presentano situazioni come queste, certamente non facili. Bene, ne approfitto del bellissimo ristoro preparatoci dagli amici di Porto Torres e mi godo il bellissimo festeggiamento della mia premiazione sul palco. Sono attimi di immensa gioia. Questo il riassunto dei tempi impiegati in gara: 8650 mt in 32'33" a una media di circa 3'45" a km. Su 100 atleti Uomini arrivati sono arrivato 19° assoluto e 1° di categoria SM55. Per fortuna per il rientro c’è la compagnia di Angelo e Giuseppe. Veramente degli ottimi ragazzi. Poco prima di mezzanotte sono di rientro a casa e finalmente posso permettermi di rilassarmi un pochino. Sono veramente stanco però soddisfatto per aver trascorso una bellissima serata, una serata da Campione. 
Per vedere i risultati della gara di Porto Torres (dal sito Fidal Sardegna) clicca qui.   

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