giovedì 26 luglio 2018

Alimentazione moderna e carenza di proteine. Scritto da Gianpaolo Usai e tratto dal blog "Chef in Bikini" di Roby B.

Gianpaolo Usai.
Tutto il corpo è un plastico fatto di proteine. Se mancano le proteine nell'organismo esso si sgretola malamente. Hanno principalmente una funzione plastica, ciò vuole dire che costituiscono i mattoni di cui è formato il nostro corpo. Le proteine si trovano sia negli alimenti animali che in quelli vegetali.
L’assunzione delle proteine è importante, perché il nostro corpo non ha la capacità di immagazzinarle, se l’organismo ha bisogno di energia, va ad intaccare le riserve di zuccheri o di grassi, mentre se c’è bisogno di proteine, il sistema va ad intaccare le proteine strutturali, cioè quelle proteine che costituiscono per esempio il muscolo e questo non deve avvenire. Questo fattore è ancora più importante quando si parla di soggetti in via di accrescimento e sviluppo come i bambini e gli adolescenti.
Ci sono diverse categorie di proteine, eccone alcuni esempi:
  • proteine di trasporto: emoglobina (proteina che trasporta l’ossigeno attraverso il sangue dai polmoni alle cellule), mioglobina (proteina che trasporta l’ossigeno all’interno del muscolo)
  • proteine con funzione enzimatica (enzimi): servono per velocizzare le reazioni chimiche all’interno delle nostre cellule
  • proteine strutturali: costituenti del muscolo, del tessuto connettivo, della pelle (ad es. collagene ed elastina), della cornea (cheratina) ecc...tutto il corpo è un plastico fatto di proteine. Se mancano le proteine nell'organismo esso si sgretola lentamente, in sostanza. Per quanto riguarda il COLLAGENE, ad esempio, ogni corpo ha mediamente 5-6 chili di collagene ! E’ la proteina più abbondante nel corpo umano, costituisce la nostra struttura.
  • altre proteine che entrano nella composizione degli ormoni (gli ormoni stessi, appunto, sono delle proteine create dall’organismo assemblando lunghe catene di aminoacidi. L’insulina è una proteina….per esempio)
Le proteine sono migliaia, ma sono costituite solo da 20 amminoacidi che noi dobbiamo introdurre tutti con la dieta. Alcuni amminoacidi non sono sintetizzabili dal nostro organismo e questi sono 8 nel bambino e 10 nell’adulto (amminoacidi essenziali), per questo motivo dobbiamo assumere alimenti che contengono tutti e 10 questi amminoacidi essenziali.
Gli alimenti animali che contengono proteine complete con tutti gli aminoacidi sono l’uovo, il latte, la carne, il pesce.
Gli alimenti proteici che provengono dal regno vegetale sono i cereali, i legumi, la frutta secca e in una percentuale molto bassa anche le verdure (nel loro insieme, cereali e legumi forniscono anch’essi tutti gli amminoacidi ma per far partire una sintesi proteica ottimale, nell’organismo occorrono tutti e 20 gli aminoacidi a disposizione nello stesso momento, per cui ottengo delle proteine complete soltanto se mangio nello stesso pasto sia cereali che legumi).
Se mangio uno solo di essi il corpo non ricava i 20 aminoacidi ma dovrà procurarseli dalle proteine strutturali, ancora una volta, e quindi dovrà smontare muscolo e prendere gli aminoacidi che gli servono dalla massa muscolare, oppure dalle proteine del tessuto connettivo. Un vero peccato dato che queste sono proteine di struttura che andrebbero preservate e poi devono essere ricostruite dall’organismo in un secondo momento. Il problema è che con una alimentazione carente di proteine il corpo non le ricostruisce più alcune proteine di struttura, una volta che le ha perse!)
Dopo l’acqua, le proteine sono il principio nutritivo dominante nel corpo umano.
Per mantenere un corpo in efficienza occorre conservare la massa magra. Per massa magra proteica non si intende soltanto il muscolo, ma sono compresi anche gli enzimi, che sono appunto delle proteine del nostro corpo. Anche gli ormoni sono delle proteine, formate da lunghe catene di aminoacidi. il collagene e l’elastina  sono le due principali proteine della pelle e di tutto il tessuto connettivo, presente quest’ultimo in ogni tessuto del nostro corpo in quanto è il tessuto che connette appunto, come dice il nome stesso, tutti i vari tessuti e organi tra di loro.
Il corpo fabbrica di continuo queste proteine combinando gli aminoacidi che si trova a disposizione. Ma una carenza di aminoacidi porterà a una carenza di enzimi cellulari e di ormoni. Gli enzimi garantiscono le principali e vitali reazioni biochimiche del nostro organismo. Avere una carenza di proteine, vuol dire avere meno enzimi cellulari, vuol dire perdere muscolo.
Alimentazione moderna e carenza di proteine
Uno degli errori di fondo della nutrizione odierna nel mondo occidentale (e ancor di più nei Paesi poveri del Terzo Mondo) è il fatto che l’alimentazione è completamente sbilanciata a favore dei carboidrati e dei grassi, mentre il fabbisogno proteico giornaliero non viene quasi mai soddisfatto. Secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) il fabbisogno proteico giornaliero è pari a 1 grammo di proteina per chilo corporeo. Vale a dire, una persona che pesa 70 chili, poniamo, dovrà assumere 70 grammi di proteina al giorno per coprire il proprio fabbisogno.

E’ un quantitativo che la stragrande maggioranza delle persone non riesce a raggiungere seguendo una dieta standard come quella occidentale, basata su pasti abbondanti in cereali e farine raffinate e grandi quantitativi di formaggi e latticini. Le vere proteine stanno invece nelle uova, pesce, carne o latticini come la ricotta, ottenuti concentrando il siero del latte e le sue proteine.
La ricotta ha 12 grammi di proteine su 100 grammi di prodotto, notevolmente più del latte e degli altri formaggi freschi. I formaggi a pasta dura invece, come il Parmigiano Reggiano, contengono molte proteine (30 grammi su 100 grammi di prodotto) ma sono anche un concentrato di grassi, carboidrati e sale. Per cui, non risultano neppure loro una fonte di proteine pulite e vanno utilizzati come tocco finale di un pasto anzichè come portata principale.
La carenza di proteine nella alimentazione provoca innumerevoli danni all’organismo, sia di tipo strutturale come abbiamo visto poco sopra, sia di tipo infiammatorio a carico del funzionamento dell’insulina e di altri ormoni che regolano il metabolismo, quali la leptina e lo stesso glucagone, antagonista e rivale principale dell’insulina. Infatti un recente studio, pubblicato nel Novembre 2013 dall’Università di Sydney in Australia, ha dimostrato e confermato ancora una volta cosa accade al corpo quando si mangiano poche proteine.
In sostanza riassumendo le conclusioni di questo studio, intitolato “Lack of protein drives over-eating”http://sydney.edu.au/news/84.html?newsstoryid=12632,  i ricercatori hanno scoperto che la carenza proteica nella dieta conduce all’aumento di peso (over-eating), in quanto si instaura il meccanismo perverso di ricerca perenne di proteine da parte del nostro corpo, che non trova il quantitativo giornaliero sufficiente per mettere in atto tutti i suoi processi plastici di fabbricazione di enzimi, ormoni, massa muscolare e sintesi di collagene ed elastina. Sulla base di una regolare carenza proteica nella alimentazione, il corpo spinge la persona a mangiare sempre più cibo fino a che la quantità di proteine necessarie non verrà raggiunta.
Ma se la persona insiste sulla dieta basata prevalentemente su carboidrati e grassi, ad ogni pasto arriveranno soltanto poche proteine e il corpo accenderà nuovamente dei segnali di fame e appetito perchè non è stata raggiunta la quota proteica. Fino a che non si raggiunge la quota il corpo invierà segnali chimici e nervosi che spingono a mangiare. Cosa succede quindi? Che l’organismo raggiunge la quota proteica solo nella quantità (over-eating, quindi eccesso di introito di calorie), a discapito della qualità, che garantirebbe invece il raggiungimento della quota con un introito calorico corretto e non eccessivo.
Questo processo, attuato per anni, conduce alla infiammazione di base sistemica del corpo, il quale va incontro quindi all’obesità, al diabete, cancro e tutte le patologie su base infiammatoria come le malattie autoimmuni o le malattie asmatiche e allergiche. 
Carenza di proteine e di stimolo muscolare allenante porta alla Sarcopenia
Quando i lipidi dominano sulle proteine è la vecchiaia, la decadenza estetica e funzionale e l’avvio di un processo di perdita muscolare dal corpo chiamato in Medicina sarcopenia. E’ tipica del soggetto anziano ma si verifica già dopo l’età dello sviluppo nei soggetti che non hanno un apporto proteico corretto nella dieta e specialmente nelle donne. Quando si instaura la sarcopenia, la fase anabolica (con i suoi ormoni di energia e di vigore) della vita viene molto ridotta e la fase catabolica prende il sopravvento.
Si verifica un punto di rottura e non ritorno, detto break point. Questo punto di rottura può essere ritardato se si segue una alimentazione corretta e si pratica esercizio fisico regolare con i pesi. Gli studi mostrano che anche soggetti over 60 e persino over 70 riescono a mantenere nel corpo una buona massa muscolare (e quindi ottimizzano la produzione di enzimi, ormoni e proteine di struttura), rallentando quindi la fase di decadimento strutturale e catabolismo tipica della terza età.
Il prof. Pier Luigi Rossi, medico specialista in Scienza dell’Alimentazione e ideatore della dieta molecolare, afferma che “per prolungare la fase anabolica (costruttiva ed energetica) sulla fase catabolica (distruttiva e carente di energia) occorre realizzare due precise scelte di medicina preventiva :
1 – attività motoria aerobica per introdurre giusti volumi di ossigeno, che è il principale principio nutritivo del corpo umano, ed esercizi di resistenza coi pesi per mantenere ed incrementare la massa proteica muscolare
2 – una alimentazione consapevole basata sulla qualità e combinazione molecolare in ogni pasto e non certo sul calcolo giornaliero delle calorie.
La sarcopenia è una sindrome caratterizzata da una progressiva e generalizzata perdita di massa muscolare scheletrica e di forza, che genera eventi avversi, quali la disabilità fisica, una cattiva qualità di vita e la morte.
Un esempio: quando una persona non riesce ad aprire, a “svitare” una bottiglia di acqua minerale, oppure non riesce a stringere bene gli oggetti con la mano può avere la sarcopenia.
Chi vuol conoscere se il suo organismo ha o non ha la dominanza proteica sulla parte lipidica e quindi si trova nella condizione di sarcopenia può eseguire una indagine diagnostica. Si chiama DEXA total Body.
Per evitare la sarcopenia occorre introdurre una giusta dose di proteine ogni giorno. Invece con il passare degli anni è diffuso l’errore di non introdurre la giusta dose di proteine alimentari ogni giorno.”
Un altro evidente sintomo di iniziale perdita di massa magra nell’organismo che avvia il processo della sarcopenia è la riduzione del gluteo. Questo muscolo è strutturale e serve per mantenere postura e funzionalità di tutto il corpo. Nei pazienti sarcopenici il primo muscolo che scompare pare essere il gluteo. E’ l’inizio di un decadimento totale della muscolatura e quindi sarebbe buona cosa allenare questo muscolo regolarmente e garantire la sua funzionalità e vitalità.
Gianpaolo Usai
Nutritional Consultant

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