domenica 20 novembre 2016

Uta, 20-11-16. La mia gara di 10,6 km nella Maratonina di Uta. Scritto da Antonello Vargiu.

Immagine dopo la partenza. Foto Sonia Siddi.
Partecipare alla gara di Uta per me ha un certo fascino. Ho sempre fatto delle buone gare a Uta ma soprattutto ho conquistato il mio best nella mezza maratona ben 14 anni fa con il tempo di 1:15’48”. Sicuramente il clima è stato sempre molto favorevole così come il fatto di essere quasi perfettamente pianeggiante e correre in buona parte fuori dal centro abitato l’ha resa sempre molto appetibile per me. Stavolta ho deciso di correre non la mezza maratona ma la metà della mezza ossia 10,6 km. 
Altra immagine dopo la partenza.  Foto Arnaldo Aru.
Riscaldamento in compagnia di alcuni compagni di squadra per circa 30’ per poi presentarmi nella griglia di partenza in anticipo per guadagnare una buona posizione. Nella fretta non sono riuscito a fare gli allunghi previsti prima della gara ma comunque tutto sommato mi sentivo bene. Decido di partire abbastanza intensamente in modo tale da riuscire a trovare una posizione ottimale sin dall’inizio. Tra l’altro sono presenti, nella stessa gara, alcuni forti atleti della stessa mia categoria, per cui preferisco cercare di acquistare un leggero vantaggio, fin dai primi km, in modo da gestire tale vantaggio durante la gara. 
Zona arrivo. Foto Francesca Erbì. 
I primi 2 km li faccio in costante spinta a una velocità intorno a 3’40” mentre poi rallento leggermente l’andatura per attestarmi intorno ai 3’45” sino al 5° km. Proprio intorno a metà gara accuso i primi sintomi di stanchezza e rallento leggermente l’andatura per riprendere fiato. Passaggio ai primi 5 km intorno a 18’40”. Stringo i denti e cerco di allinearmi con altri atleti a me familiari che tengono un ritmo vicino a 3’50”. 
Arrivo. Foto F. Montisci
Tra l’altro molti di loro stanno correndo per la mezza. Arrivo intorno al 7° km e la fatica è sempre più intensa. Occorre ridurre ancora leggermente l’andatura e stringere i denti. Perdo decisamente la compagnia di tanti atleti con la quale avrei potuto gestire il proprio ritmo ma poi vengo anche superato da altri atleti che precedentemente si trovavano decisamente dietro di me. Non c’è niente da fare, gli ultimi 3 km li devo correre quasi in apnea. Mi posiziono intorno ad un ritmo di 4’00” a km e accetto di buon grado la possibilità di poter essere superato dai miei rivali di categoria. Ogni volta che sento qualcuno che mi supera è un terno al lotto. Come si posiziona leggermente davanti a me verifico di chi si tratta e per fortuna mia non si tratta dei miei avversari. 
Atleti Cagliari Atletica Leggera.
Gli ultimi 600 mt, per quanto veramente faticosi, riesco a trovare un ottimo ritmo e a chiudere la gara in leggera progressione non permettendo così a nessun’altro di passarmi. Chiudo la gara in 40’26” a una media di 3’48”. 1° di categoria SM55 e 21° assoluto su 271 atleti arrivati.

Per vedere gli arrivi della gara tratti da Fidal Sardegna  clicca qui mentre quelli tratti da TDS clicca qui;

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