domenica 7 febbraio 2016

Alà dei Sardi, 07-02-16. Cross Alà dei Sardi. La mia gara, scritto da Antonello Vargiu.

Foto Stefano Ardau.
La decisione di partecipare a questa gara l’ho presa molto tempo addietro. Una delle motivazioni principali è soprattutto quella di voler calpestare i luoghi dove in passato si svolsero le più importanti gare di cross internazionali della Sardegna. Essendo una gara molto distante da Cagliari, 210 km, naturalmente non avrei mai potuto affrontare il viaggio da solo. Per fortuna mi fanno compagnia gli amici Andrea, Francesca e Stefano, miei compagni di squadra nella “Cagliari Atletica Leggera”.
Foto Roberto Micheletti.

E’ un periodo in cui mi sento particolarmente bene, soprattutto fisicamente, per cui, ancora di più in questi casi si è motivati ad affrontare un viaggio così lungo per una gara. Viaggio perfetto. In tutto, compreso la sosta, impieghiamo 2:30’. Ci sono molte similitudini con la 1^ trasferta di cross dell’anno, fatta a Porto Torres, un mese prima. Quasi stessa distanza da Cagliari e quasi stessi atleti rivali in gara. Ma andiamo per gradi.
Foto R. Micheletti.
Arriviamo al punto di ritrovo gara alle 08,45. Siamo i primi atleti in assoluto che arrivano all’appuntamento. Le persone dello staff organizzativo, coordinati da Antonello Cocco, stanno sistemando ancora gli ultimi dettagli del circuito gara. La temperatura è freddina (intorno ai 10 gradi) però il clima è secco. Assieme ad Andrea e Stefano facciamo un sopralluogo dentro il percorso gara e restiamo veramente sorpresi della bellezza paesaggistica in cui si sviluppa la gara. Un po' meno dalle due salite di circa 100 mt, da affrontare su un manto di erba, che nasconde tante asperità del terreno. Tutto è organizzate ad arte per rendere il circuito un cross perfetto. Stefano misura con il suo Garmin la distanza del circuito e risulterà lungo circa 1040 mt. Per la nostra gara i giri previsti sono 6 e si partirà alle 10,30.
Foto R. Micheletti.
Non ci sono dubbi, oggi devo calzare le chiodate. La principale motivazione è data dal fatto che nelle curve, dopo le discese,  ho bisogno di tanto “grip”. Soprattutto poi, essendo un circuito con due salite abbastanza impegnative (da fare in totale 12 volte), ho necessità di un appoggio e una spinta perfetta. Per fortuna inizia a splendere un bellissimo sole. Nel frattempo arrivano gli atleti. Tra i tanti che incontro mi trattengo qualche minuto per salutare Tore. E’ lui l’atleta di pari mia categoria che può battermi.  Anche oggi quindi si prospetta una gara dura,  ma sono molto fiducioso. So’ di trovarmi in buone condizioni fisiche e di aver fatto tanti lavori specifici, nei giorni passati, per poter gestire nel miglior modo possibile una gara come questa.
Foto R. Micheletti.
Per il riscaldamento mi ritaglio 45’ minuti di tempo e riesco a gestirlo con la massima serenità. Il corpo risponde bene alle le sollecitazioni del momento e la testa è carica al massimo. Metto le chiodate e faccio 10’ di corsetta, con scatti brevi, proprio vicino al punto di partenza. Oggi non siamo in tanti in quanto si tratta della 5^ settimana consecutiva di gare di cross per cui molti atleti hanno disertato. Peccato, questo è uno dei circuiti più belli tra le gare di cross in Sardegna.
Foto R. Micheletti.
Strategia di gara? Oggi forse non è proprio il caso di partire fortissimo. Non siamo in tanti per cui non ho grossi problemi di posizione. Poi nei primi 600 mt di gara ci sono le due belle salite in cui bisogna tenere un ritmo accettabile.
Vediamo come si comporta Tore. Naturalmente io faccio riferimento a Tore però ci possono essere altri atleti che magari fanno delle ottime gare e fanno parte della mia stessa categoria. Si vedrà dopo la partenza. Pronti… via.
Foto R. Micheletti.
Tutto secondo le previsioni. Partenza non forzata la mia con Tore che mi tallona poco dietro. Una volta superate le salite, durante il primo giro, vengo superato da Tore e mi posiziono a poca distanza da lui. Sinceramente non sento alcuna urgenza di superarlo in quanto l’andatura non è lenta e ci troviamo tra i primi 8 atleti in gara. In ogni caso la gara è ancora molto lunga e va gestita. Nel punto più in alto del circuito mi accorgo che Tore vuole ancora di più forzare l’andatura e crearsi un buon vantaggio su di me. In effetti ci troviamo nella discesa poco prima del termine del primo giro con un distacco che mi lascia un po' disorientato. Sono circa 20 i mt di distacco ma il bello deve ancora venire.
Foto R. Micheletti.
Passaggio al primo km in 3’55”. Ci sta tutto. E’ un percorso “muscolare”, ben più impegnativo di Porto Torres o Capoterra. In quelle circostanze partii con circa 15” più veloce. Sicuramente Tore oggi vuol dettare lui il ritmo. Staremo a vedere. Nel punto più basso del percorso spingo un po' sulle gambe e recupero buona parte del distacco. Tra un po' inizia la salita e vediamo se continua a spingere così tanto. In effetti oggi lo vedo molto determinato, anche se forse ha già speso parecchie energie.
Foto R. Micheletti.
Faccio dietro di lui tutta la parte in salita sino a raggiungere la zona più alta del percorso. Come ci troviamo nel punto di leggera discesa allungo di colpo l’andatura e lo supero deciso. Da quel momento in avanti resterò sempre davanti a lui. In questa fase di buona spinta mi avvicino tantissimo ad un altro atleta con la quale ho un rapporto di amicizia straordinario. Si tratta di Antonio.
Foto R. Micheletti.
Secondo km sempre a 3’55”. Nella zona più difficile della salita mi rendo conto che riesco a guadagnare qualche metro prezioso su di Tore e mi trovo ormai a tu per tu con Antonio. Mi faccio trascinare da lui sino alla zona più alta del circuito per poi ripetere anche con lui ciò che nel giro precedente feci con Tore. Sorpasso perfetto anche in questa circostanza. Non c’è che dire, oggi le gambe “girano” molto bene. Con la coda dell’occhio controllo la posizione di Tore e mi accorgo che ha perso un po' di  terreno.
Foto R. Micheletti.
Terzo km in 4’03”. Ormai posso permettermi di impostare io l’andatura. La sfida da questo momento in poi sarà tra me e Antonio. Gestisco l’andatura cercando di avere un ritmo costante anche in salita e mi rendo conto che Antonio gradisce il mio passo. Per me sapere di essere incalzato da lui è un vero piacere. In ogni caso proprio con Antonio non ho alcun problema di classifica, in quanto non siamo della stessa categoria.
Foto R. Micheletti.
Quarto km in 3’59”. Andatura perfetta. Dall’ultimo controllo fatto verso Tore arrivano segnali molto rassicuranti. Pian piano rosicchio ancora qualche metro che mi fanno presagire un’altra possibile vittoria di categoria. Nonostante tutto, cerco di stringere ancora i denti per tenere un ritmo sempre intenso. La presenza costante di Antonio alle mie spalle suona come un campanello continuo di carica. E’ in gioco anche il prestigio tra due amici che, tra l’altro, ricoprono la carica di presidente nelle rispettive società.
Foto avuta tramite Tore C.
Quinto km in 3’58”. Potrei anche rallentare un po' ma non lo ritengo giusto per Antonio. Lui mi segue a poco meno di due metri ed il suo ritmo è dettato dal mio. Ormai ritengo già conquistato il primato di categoria ma occorre fare ancora l’ultima parte del percorso. Tra l’altro ogni giro è lungo 1040 mt per cui la gara si chiuderà a 6240 mt. Mi diverto persino a dare un “cinque” ad un gruppo di bambini allineati sul bordo del recinto poco prima della salita. Non potevo passare davanti a loro per l’ennesima volta, senza ringraziarli, dato che erano già da due giri che ad ogni mio passaggio gridavano “forza Cagliari” tutti in coro.
Antonio e Antonello con i premi.  Foto Francesca Vincis.
Sesto km in 4’00”. Ormai mi preparo alla parte finale della gara. C’è ancora da fare poco più di 200 mt e decido di farli spingendo al massimo sino alla fine. Li corro tirando fuori un po' tutta l’energia che ho ancora in corpo. Non lo faccio per dimostrare a Tore quanto sono più forte di lui e neanche per dimostrarlo ad Antonio. Lo faccio per dimostrare a me stesso quanto “valgo”. Il mio termine di paragone sono io stesso.
Da sin.: Antonello V., Andrea C., Stefano A. e Francesca V.
La gara e dentro di me, sino all’arrivo. Risultato: 6240 mt in 24’40” a una media di circa 3’55”. Primo di categoria e 6° assoluto dei Master dai SM35 a SM55. Dopo la gara tutti gli atleti hanno usufruito di un rinfresco veramente eccezionale svoltosi nei locali comunali nel centro storico di Alà. Ore 15,00 si rientra a Cagliari. Ciao Alà, ci rivediamo nel 2017. Per vedere tutti gli arrivi della gara (da Fidal Sardegna) clicca qui.
PS. Ringrazio personalmente Roberto Micheletti per le bellissime foto.

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