Quante volte ci è capi­tato di sen­tire dolore ad un ginoc­chio al punto dal bloc­carci nello svol­gi­mento delle nor­mali atti­vità quo­ti­diane? O di rinun­ciare agli alle­na­menti per via di una spalla o di un gomito indolenziti?
Spesso si dà la colpa al cam­biare del tempo o agli acciac­chi cau­sati dal pas­sare degli anni, ma quali sono le reali cause e quali i pos­si­bili rimedi?
dolori arti­co­lari ricor­renti sono spesso cau­sati dall’osteoar­trite, una delle malat­tie arti­co­lari e cro­ni­che più comuni legata a età, sovrap­peso e debo­lezza musco­lare. Spesso si inne­sca quando c’è stato un sovrac­ca­rico inap­pro­priato di un’articolazione a causa di sport intensi o atti­vità quo­ti­diane ripe­ti­tive (ingi­noc­chiarsi, sol­le­va­mento di cari­chi, tor­sioni). Le per­sone con l’osteoartrite avver­tono dolore cari­cando e muo­vendo l’articolazione e, nel tempo, svi­lup­pano dolore a riposo e a volte edema con gon­fiore dell’articolazione stessa.
L’attività moto­ria viene limi­tata dalla per­ce­zione del dolore con con­se­guente peg­gio­ra­mento della forma fisica e ulte­riore dimi­nu­zione della forza musco­lare anche di quei muscoli indi­spen­sa­bili per il fun­zio­na­mento cor­retto dell’articolazione danneggiata.
Per que­sto un certo livello di atti­vità fisica è essen­ziale per la salute delle arti­co­la­zioni tanto più nel caso di osteoar­trite. Le evi­denze scien­ti­fi­che più aggior­nate e com­plete dimo­strano come l’attività fisica impatti posi­ti­va­mente ed abbia effetti pro­tet­tivi sulla salute delle arti­co­la­zioni miglio­ran­done la capa­cità di assor­bi­mento delle forze di impatto che agi­scono sulla cartilagine.
Le donne hanno una mag­giore pre­di­spo­si­zione all’osteoartrite del ginoc­chio e della spalla a causa di una serie di fattori:
1. Basso livello di atti­vità e forma fisica gene­rale che porta ad una mag­giore debo­lezza musco­lare;
2. Aumento di peso in par­ti­co­lare negli anni suc­ces­sivi alla meno­pausa;
3. Effetti cumu­la­tivi di atti­vità quo­ti­diane dome­sti­che ripe­tute (rifa­ci­mento dei letti, puli­zie pavi­menti e vetri, affron­tare più volte le scale).
Un alle­na­mento che associ l’attività aero­bica con quella di forza è indi­cato per appor­tare miglio­ra­menti gene­rali e riduce il rischio di svi­luppo dell’osteoartrite. Le regole gene­rali pos­sono essere le seguenti:
• Atti­vità aero­bica a basso impatto (cam­mi­nata, bici­cletta, nuoto, sci fondo) per circa 150 minuti alla set­ti­mana (da 3 a 5 volte per ses­sioni da 30 a 60 minuti per volta) ad una inten­sità mode­rata;
• Eser­cizi di forza con movi­menti che coin­vol­gono con­tem­po­ra­nea­mente più arti­co­la­zioni, su piani di movi­menti sicuri e liberi da dolore, il carico ini­zial­mente leg­gero e ripe­tuto per 12–15 volte per almeno 3–4 serie per gruppo musco­lare (almeno 2–3 giorni alla set­ti­mana);
• Su base gior­na­liera si con­si­gliano eser­cizi di fles­si­bi­lità per i bene­fici gene­rali appor­tati all’aumento della mobi­lità arti­co­lare ed al rilas­sa­mento;
• Inol­tre si sug­ge­ri­scono eser­cizi di equi­li­brio per i bene­fici deri­vanti alla pre­ven­zione del rischio di cadute e al miglio­ra­mento della postura.

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