venerdì 27 luglio 2018

Alimenti a basso indice glicemico: quali sono? Scritto da Gianluca Rini.

alimenti a basso indice glicemico

Conoscere quali sono gli alimenti a basso indice glicemico è molto importante per prestare attenzione al nostro benessere. L’indice glicemico consiste nella capacità dei carboidrati di aumentare il livello di glucosio nel sangue. In linea di massima, sarebbe essenziale scegliere di consumare prodotti integrali, messi a punto con farine non raffinate. In questa maniera si può evitare che la glicemia aumenti eccessivamente, con la possibilità di danneggiare il pancreas, di rallentare il metabolismo e di fare incorrere nel sovrappeso. Vi forniamo quindi un elenco di cibi a basso indice glicemico, per sapervi regolare ed evitare le conseguenze del diabete.
Come si calcola l’indice glicemico
Per calcolare l’indice glicemico bisogna assumere 50 grammi di carboidrati e tenere sotto controllo i livelli della glicemia nel corso delle due ore che seguono. I valori ottenuti vengono messi a confronto con quelli di riferimento, costituiti da quelli rappresentati dal glucosio contenuto nel pane bianco, pari a 100.
Mettiamo caso, ad esempio, che un cibo ha un indice 60: significa che, se ne mangiamo 50 grammi, la glicemia sale del 60% rispetto ai valori registrati con l’assunzione di 50 grammi di glucosio. Gli alimenti a basso indice glicemico hanno un valore minore di 55.
In generale si può dire che il valore aumenta in relazione alla digeribilità di un alimento. Infatti, i livelli di zuccheri nel sangue diventano più alti via via che si porta avanti il processo di digestione e di assimilazione da parte dell’organismo. In questo senso i tempi variano, a seconda del tipo di cibo e dei nutrienti che lo compongono.
In gravidanzabasandosi sui carboidrati a basso indice glicemico, si può ridurre il rischio di prendere troppo peso, non esponendosi all’ipertensione, al diabete e avendo l’opportunità di ritornare velocemente in forma dopo il parto.
Gli alimenti
Una dieta a basso induce glicemico consentirebbe di controllare l’appetito e il peso ed è utile soprattutto per i diabetici. I cibi vengono assorbiti in maniera lenta e danno un più lungo senso di sazietà, spingendo quindi a non abbuffarsi. Un principio alla base di diversi regimi alimentari, fra i quali la dieta Montignac.
Quest’ultima mira alla minore introduzione di zuccheri nell’organismo, in modo che non vengano stimolate troppo la produzione di insulina e la formazione dei grassi.
Fra gli alimenti da mangiare, in quanto hanno un indice glicemico basso, ci sono il latte magro, quello di soia e lo yogurt: esso contiene fermenti che producono acido acetico e propionico, i quali nel fegato regolano la produzione di glucosio e di colesterolo. Da non sottovalutare la curcuma, perché, secondo differenti ricerche, il suo principio attivo, la curcumina, contribuisce a tenere sotto controllo il diabete di tipo 2.
E poi ancora i legumi, in particolare lenticchie e fagioli bolliti. Per quanto riguarda la frutta, mele, pere e prugne, ma non sono da dimenticare le arance, che, grazie alle fibre contenute nella parte bianca sotto la buccia, intervengono nel controllare l’assorbimento degli zuccheri e dei grassi, prevenendo il diabete. Lo stesso vale per il salmone, tramite il suo apporto di omega 3, efficaci anche contro le malattie che interessano l’apparato cardiocircolatorio.
Forse non tutti lo sanno, ma la zucca aiuta a riparare le cellule del pancreas danneggiate e la cannella riduce il pericolo di sviluppare l’iperglicemia negli anziani e nei soggetti in sovrappeso.
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