giovedì 1 agosto 2019

Celiachia. La Sardegna la regione più colpita. Tratto da "Sardegna Oggi".

Allarme intolleranze alimentari e malattie metaboliche in Sardegna. Secondo studi recenti sono sempre più numerosi i sardi che all'improvviso si scoprono intolleranti al glutine o al lattosio. Solo in Italia, la celiachia, ossia l'intolleranza al glutine, colpisce circa 600.000 persone, di cui solo 135.000 sono i casi realmente diagnosticati.

La Sardegna, insieme alla Lombardia, è la regione che dal 2010 al 2011 ha avuto il maggior incremento di casi conclamati, pari a + 26%. La Sardegna è anche la regione in cui si è registrata la più alta prevalenza, pari allo 0, 31%. L'altro pericolo è l'aumento i casi di diabete, che pongono l'isola ai primi posti della classifica nazionale.
Le cause non sono del tutto certe, ma sono molti i medici e i nutrizionisti a sospettare che gli imputati principali vadano ricercati nelle abitudini alimentari. Tutti noi facciamo largo uso di prodotti che riteniamo parte integrante del mangiar sano, ma andando a vedere bene, non è esattamente così. Negli ultimi cinquant'anni si sono letteralmente stravolti i consumi alimentari.
A partire dalla colazione a casa o al bar a base di cappuccino, caffellatte, paste, merendine e biscotti, fino a pizze, pizzette, cracker, grissini, pasta, panini e dolciumi vari. Insomma, mangiamo troppi zuccheri, amidi raffinati e latticini. Tutti prodotti buoni, spesso economici, che però nascondono grandi tranelli. Il lattosio contenuto nel latte e nei suoi derivati è fonte di malessere per molti adulti.
Da un giorno all'altro ci si trova a soffrire di dolori addominali, scariche frequenti, debolezza e una volta accertata l'intolleranza la vita diventa quasi un incubo perché il lattosio è contenuto in moltissimi prodotti confezionati. Oppure, il malessere è costante ma i sintomi quali costipazione, emicranie, cefalee e perfino eczemi e dermatiti non fanno scattare il campanello d'allarme, e possono passare molti anni prima che le intolleranze vengano diagnosticate.
L'altro grande nemico di un numero crescente di bambini e adulti è il glutine, che causa intolleranza verso tutti i prodotti a base di grano e non solo. Molti studi hanno provato che l'uso eccessivo di farina bianca raffinata, è fra le prime cause anche dell'aumento del diabete di tipo 2, quello degli adulti. Ridurre l'uso di prodotti a base di farine bianche e di lattosio è importante anche per le persone sane, perché, si sa, prevenire è meglio che curare .
Il problema è che molti temono di dover rinunciare ai sapori a cui sono abituati e doversi accontentare di prodotti considerati per “malati” . Quanti di noi sono tentati dal mangiare una pasta alla farina di riso e mais, per esempio? Quello che invece pochi sanno è che l'industria alimentare ha fatto molti passi avanti e oggi sul mercato sono reperibili prodotti molto gustosi, tanto che in molti casi è perfino difficile accorgersi della differenza – dice Stefania Putzu, di Celiachia e Gusto, il primo negozio specializzato in Sardegna nei prodotti per senza glutine ed tolleranze alimentari, Convenzionato con la Asl.
"Prima che aprissimo, nel 2011 – spiega la titolare – si era costretti ad andare in farmacia, dove però la scelta è sempre stata piuttosto limitata, o addirittura si doveva ordinare il cibo per catalogo". Ora invece, è possibile fare gli acquisti in libertà, potendo scegliere, per esempio, fra diversi tipi pasta: al mais, al riso, al riso e mais, ai ceci, quinoa e al grano saraceno. Inoltre, è aumentata la varietà di prodotti e oggi è possibile trovare tutto per ogni momento della giornata come pane e biscotti, snack sfiziosi e cioccolati, spinacine e cordon-blue, panettone e pandoro, ma anche torte e gelati, bevande e tanto altro. Il fenomeno si sta  estendendo al punto che anche delle aziende locali hanno cominciato a produrre le delizie nostrane in versione “senza glutine” ed oggi è possibile trovare perfino i Culurgiones e Sebadas della tradizione ogliastrina. A differenza di quanto molta gente pensa attualmente, molti stanno meglio senza consumare grano.

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