lunedì 25 novembre 2013

Cagliari, 25-11-13. Evviva… si riprende a correre dal Colle San Michele.

Il Colle San Michele visto dal basso.
La temperatura è piuttosto freddina, però c’è un sole magnifico. Spira un leggero vento di tramontana per cui è meglio vestirsi un po’ pesanti. Sono da circa 2 mesi che non corro per cui ci devo andare cauto. Il piede destro verso fine settembre ha ceduto durante un intenso allenamento di ripetute brevi per cui ho dovuto tenerlo scrupolosamente a riposo. La settimana appena passata ho fatto due brevissime uscite da 5 km. ad un ritmo di 5’30” e mi è sembrato che ormai i tempi sono maturi per riprendere. 
Ingresso sterrata a mezza altezza del Colle.
Sicuramente la visita fatta dall’osteopata la scorsa settimana ha sortito un ottimo effetto.
Mi trovo al Colle San Michele di Cagliari e precisamente a mezza altezza dove si può accedere su una stradina sterrata lunga solo 250 mt. Si domina una buona vista verso la parte Ovest, ossia quella che domina verso i monti di Capoterra sino a comprendere le punte più dolci dietro la zona di Villacidro. La città di Cagliari rimane quasi a 40 mt. più in basso per cui si può vedere la parte periferica dato che ci troviamo nella parte più a nord della città. 
Le oche al Colle.
Molto bella la visione verso lo Stagno di Santa Gilla dove si possono ammirare i cumuli di sale e le file ordinate delle pale eoliche in piena attività. Si vede anche la pista dell’aeroporto di Elmas con gli aerei che atterrano o decollano da sud verso nord per via del vento che soffia da nord-est.  La cosa più spettacolare da vedere però è la vetta innevata del Monte Gennargentu che si può sbirciare dal punto più a nord della stradina. 
Prima parte della sterrata.
Per fortuna ho portato con me anche il “grandangolare” per cui posso ammirare la spianata bianca sul monte come se fosse a poche decine di chilometri.
Per me correre in questo sterrato rappresenta un momento di vero rilassamento. Essendo quasi nascosto rispetto al punto in cui vanno a correre tutti gli altri atleti mi consente di allenarmi in assoluta tranquillità senza dover avere alcuna influenza di alcun genere. Proprio nel punto di ingresso allo sterrato c’è un piccolo piazzale dove sono presenti alcune decine di oche bianche che mi fanno festa avvicinandosi  attorno. 
Vista verso la città.
Non mi capita spesso di uscire con la macchina fotografica però oggi  chissà perché ho deciso di portarla appresso. Naturalmente le oche sono state tra le prime ad essere “immortalate”.
Per me correr nel Colle di San Michele rappresenta una delle migliori opportunità quando decido di allenarmi. Attorno a tutto il promontorio è presente una strada asfaltata che fa da anello circolare lunga precisamente 1650 mt. Ci sono alcune brevi salite che la rendono non facile da praticare ma sicuramente percorrerla credo che sia molto “allenante” consentendo tra l’altro di vedere un panorama a 360° di assoluto interesse. 
Parte terminale dello sterrato.
Quando iniziai a correre, 16 anni fa, era uno dei posti dove mi incontravo con mio zio Vittorio per avere la sua compagnia e imparare a correre. Seppure avevamo iniziato assieme lui è più grande di me di quasi 20 anni per cui la sua figura mi dava molto conforto. Proprio nella giornata di ieri (24-11-13) è capitato di trovarci nel ristorante sopra il Colle per un pranzo tra parenti dove era presente anche lui. Purtroppo zio Vittorio, già da alcuni anni, ha avuto dei problemi fisici per cui si può muovere solo con la sedia a rotelle. 
Altra vista verso la città.
Il fatto di trovarmi ieri vicino a zio, e nel punto in cui entrambi iniziammo a correre, tanto tempo fa, ha generato in lui dei ricordi bellissimi che immancabilmente lo hanno emozionato tantissimo e hanno commosso pure me. La ripresa oggi non poteva essere in un luogo migliore.
Mi riscaldo per qualche minuto correndo a ritmo molto tranquillo. La voglia di “ripartire” è tantissima. L’aria frizzante, il sole splendente e la bellissima visuale panoramica mi fa sentire veramente a mio agio. 
Vista verso lo Stagno Santa Gilla.
Decido di azionare il cronometro per vedere se riesco ad andare quanto meno a 5’ a km. e così inizio il mio breve allenamento. Le gambe sono alquanto pesanti ed il fiato si fa sentire. Lo sterrato è a dir poco perfetto. Si tratta di un leggero falsopiano ma con una pendenza quasi impercepibile.  L’unico lato negativo, se così lo si può definire, è dato dal fatto che ogni 250 mt. occorre svoltare e ripartire in senso opposto. Però vi posso assicurare che io ci ho fatto anche distanze molto lunghe, su questo percorso, e non mi ha mai annoiato. 
Vista del Gennargentu innevato dal Colle.
Forse è una questione mentale. Se pensi alla corsa e la vivi intensamente anche il fatto di ripartire ogni 250 mt. non ti pesa. Il primo km. mi segnala 5’13”. Decido di arrivare sino a 5 km. in quanto non voglio faticare molto per il piede. Già al 2° km. mi avvicino molto ai 5’ ed il fiato si sente un pochino. 
Punto più a nord dello sterrato.
Tra l’altro il luogo dove sto correndo è molto silenzioso tanto da permettermi di immedesimarmi in aperta campagna, salvo il fatto, quando devio lo sguardo lateralmente, di vedere la città in miniatura. A metà del 3° km. mi vedo apparire alcuni amici che stavano correndo nell’anello di sotto. Hanno voluto crearsi un diversivo salendo lungo la strada che porta nella sommità del Colle e entrando nella sterrata dove sono io. Si tratta di Andrea e Gesuino con la quale ho condiviso tantissimi allenamenti proprio qui al Colle. Loro fanno il percorso in mia compagnia di 500 mt. (andata e ritorno) per poi salutarmi e rientrare nella parte bassa. 
Aereo in fase di atterraggio.
Anche il 3° km. rimane leggermente sopra i 5’. Gli ultimi 2 km. di allenamento decido di allungare un po’.  Avverto la difficoltà nello spingere con l’andatura, ma decido di forzare un pochino. In effetti il 4° km. è ben al di sotto ai 5’ mentre il 5° mi avvicino tantissimo ai 4’ a km.

E’ stata una prova molto salutare. Naturalmente la brevità dell’allenamento ed il piede che non dava alcun problema hanno favorito tutto ciò. Alla fin fine mi fermo un po’ affaticato ma molto soddisfatto. 5 km. in 24’10” ad una media di 4’50” a km. 
Aereo appena atterrato.
Sicuramente alcuni mesi fa correre a questa velocità mi sarebbe sembrato molto banale ma in questa circostanza vi assicuro che per me non è stato facile. Un po’ di stretching e poi via. Si ritorna a casa veramente soddisfatti. Speriamo che sia il primo di una lunga serie. Vediamo cosa dirà il piede…    

Le foto sono state fatte poco prima dell'allenamento (25-11-13).        

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