sabato 2 luglio 2016

San Sperate, 02-07-16. 20^ Ediz. Paese Museo. La mia gara, scritto da Antonello Vargiu.

Passaggio gruppetto inseguitori al primo giro.  Foto F. Erbì.
Arrivo a San Sperate intorno alle 17,00 e la giornata è caldissima, temperatura intorno a 34 gradi. Per fortuna la gara sarà piuttosto corta (sono previsti 6,5 km) e si correrà intorno alle 19,30. Decido di idratarmi per bene già in anticipo, per cui nel giro di neanche un’ora mi bevo poco più di un litro di liquidi con integratori. Poco prima delle 18,30 mi faccio il giro del percorso per valutare a fondo come affrontarlo. Si tratta di circuito lungo poco più di 1300 mt, totalmente piatto, ma con la presenza di alcune curve strette che lo rendono piacevole.
Tra gli avversari della stessa mia categoria (SM55) sono soprattutto due gli atleti da tenere d’occhio, Pietro Uras e Genesio Lusci. Sensazioni molto buone durante il riscaldamento per cui oggi decido di partire abbastanza veloce sin dal primo km. Finalmente ci prepariamo alla partenza. Inaspettatamente i giudici di gara ci tolgono un giro rispetto ai 5 previsti e ci informano che i giri saranno solo 4. Bene, vorrà dire che spingerò ancora di più sin dall’inizio.
Uras conduce su Vargiu e Pisani. Foto Erbì.
Intorno alle 19,30 finalmente ci danno il via alla partenza. Siamo poco più di 80 atleti dalle categorie SM50 in su. Parto con un buon ritmo per poi vedere già dopo alcune centinaia di metri come ci disponiamo. Davanti a me subito si portano due atleti della categoria SM50, Angelo Contu e Amarildo Serpi. Al mio fianco ci sono Giovanni Congiu (SM60) e Pietro Uras ma a pochi passi c’è anche Lorenzo Pisani (SM50). Mentre Angelo e Amarildo tengono sin da subito un ritmo decisamente sotto i 3’20” a km io e gli altri tre compagni di corsa ci teniamo molto vicini. Poco prima del primo km io allungo leggermente e supero Giovanni che si era portato provvisoriamente davanti. Nel frattempo mi rendo conto che anche Pietro spinge un po' di più e si porta davanti al gruppetto. E’ un gioco di andature per valutare sin da subito chi riesce a stare a buoni ritmi. Naturalmente la gara è ancora molto lunga però già si intuiscono le intenzioni dei propri compagni di corsa. Un fatto è certo, manca nel gruppetto Genesio Lusci.
Primo km 3’24”. Nel tira e molla con Pietro ogni tanto si inserisce anche Giovanni per cui in questa fase iniziale ci si diverte un pochino. Chi invece rimane a guardare, per ora, è Lorenzo Pisani che accetta di buon grado di assistere da dietro ai nostri cambi ritmo. Primo passaggio (1310 mt) con i due fuggitivi (Angelo e Amarildo) decisamente avanti (almeno 50 mt) mentre io conduco il piccolo gruppo di inseguitori. Anche nel secondo km la musica non cambia più di tanto. Sicuramente tra i due battistrada c’è Angelo che continua imperterrito a guidare la gara mentre Amarildo inizia a perdere terreno. Tra noi c’è Giovanni che accusa un po' di stanchezza mentre invece Lorenzo ci prende gusto ad essere tirato da me e Pietro.
Secondo km 3’33”. La temperatura è sempre vicina ai 30 gradi ma per fortuna in una delle stradine strette del centro storico c’è Tore Orrù che ci spruzza dell’acqua con una pompa. Stavolta è Pietro a passare davanti a noi tre, davanti al punto di arrivo, mentre io inizio ad accusare un po' di stanchezza. Anche Lorenzo passa davanti a me mentre Giovanni chiude il gruppetto.  Terzo km 3’37”. Davanti a noi ormai appare sempre più vicino Amarildo mentre ormai di Angelo non appare più alcuna traccia. Pietro riesce a tenere un buon ritmo, tallonato da Lorenzo, mentre io continuo a perdere qualche metro. L’agilità fisica di Pietro, visto da dietro, appare davvero molto intensa. Con oltre 10 kg in meno rispetto a me appare come un grillo.
Quarto km 3’47”. Ormai si può dire che la fatica ha preso il sopravento. Cerco di reagire ma ormai il gap tra me Pietro e Lorenzo tende pian piano ad incrementare. Ormai Amarildo continua a perdere velocità e viene superato per prima da Pietro e Lorenzo e poi da me. Giovanni ha perso un bel po' di terreno per cui ormai si è staccato abbastanza da me. Per fortuna c’è Tore che ci indirizza una bella spruzzata d’acqua al nostro passaggio e ciò serve soprattutto a rinfrescarci un pochino. Quinto km 3’42”. Niente da fare, ormai i giochi son fatti. Con un breve sguardo all’indietro vedo che il distacco dagli inseguitori è molto ampio per cui posso stare tranquillo. Gli ultimi 250 mt voglio chiuderli in leggera spinta quasi come una liberazione (52”). Pietro e Lorenzo mi anticipano di una decina di secondi e io chiudo i miei 5250 mt in 18’55” a una media a km di 3’36”. Stavolta sono 2° di categoria e 4° assoluto in questa particolare classifica in cui si gareggiava dai 50 anni in su’. In ogni caso 2° assoluto tra 32 atleti della stessa categoria non è male. All’arrivo faccio i miei sinceri complimenti a Pietro e riconosco che oggi c’era ben poco da fare. Vedremo in futuro, sicuramente ci saranno tante altre occasioni.

Per vedere le classifiche della manifestazione (Fidal Sardegna), clicca qui.

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